Il Lutto nell'Alzheimer
Il lutto è un processo psicologico, comportamentale e fisico legato alla perdita di una persona cara e amata. Sebbene la persona cara sia insostituibile, le reazioni sono comuni e simili per tutti.
Di certo serve del tempo.
Per comprendere bene cos'è il lutto e cosa succede quando muore una persona cara, in psicologia è necessario far riferimento a tutti gli sforzi messi in atto da una persona (coping) per cercare di ritrovare un equilibrio in seguito alla perdita. L'elaborazione del lutto è perció una forma di adattamento ad una nuova realtà, con l'impossibilità di ritornare all'equilibrio precedente. La perdita di una persona cara è la perdita di un equilibrio di vita (abitudini, relazioni) impossibile da recuperare nuovamente.
Gli psicologi hanno osservato che, durante l'elaborazione del lutto, ciascuno (diverso) attraversa momenti (simili) a seconda di quanto si stia avvicinando al nuovo adattamento nella sua vita. Sono state definite queste fasi principali: Negazione/Evitamento (non si vuole e non si può accettare il lutto), Rabbia/Dolore (ci si sente responsabili in qualche modo perché non siamo riusciti a evitare la perdita), Depressione (iniziamo a prendere atto di ciò che abbiamo perso), Accettazione (siamo riusciti a comprendere la perdita, a voltare pagina).
Il lutto improvviso è piú difficile da elaborare. Se per esempio una nostra persona cara ha una malattia terminale, giá iniziamo a Negare/Evitare la perdita (non accettiamo che la malattia sia terminale e consultiamo piú medici, o evitiamo di parlare della malattia), Arrabbiarci/Addolorarsi (imprechiamo perché questa malattia è capitata proprio al nostro caro) e lo facciamo anche assieme alla persona che stiamo perdendo. Vivendo la fase della Depressione già prima della scomparsa della persona cara.
Nella perdita improvvisa, ci ritroviamo invece improvvisamente a negare, arrabbiarci.. e abbiamo di fronte, spesso, un doloroso cammino emotivo che si spera solo si concluda il piú presto possibile. Se il dolore per il lutto dura infatti piú di sei mesi, è frequente lo sviluppo della più temuta malattia mentale: la depressione.
Nell'Alzheimer è importante proteggerci dalla depressione dopo il lutto perché si è già sperimentato ampiamente il dolore della perdita, e per lunghi anni, già prima della morte della persona cara.
Il problema del lutto nell'Alzheimer spesso si manifesta proprio negli amici e nelle persone che dovrebbero starci piú vicine. Spesso infatti queste persone non capiscono che la morte nell'Alzheimer è solo una liberazione. Un sollievo.
Non è giusto vivere un secondo lutto perché si ha pudore a dirsi e dire che la morte è stata finalmente la parola fine ad una lunga sofferenza, ad un lungo lutto già elaborato. Gli altri devono capire che l'angoscia è finita, che si ha giá sofferto per troppi anni.
Quando si perde una persona amata si finisce col restare senza parlare, toccarsi e pensarsi reciprocamente. Nel caso della morte di una persona cara con l'Alzheimer, lei ci ha già perso e noi l'abbiamo già perduta da tempo. Manca solo la parola "Fine".
L'elaborazione del lutto nell'alzheimer non avviene nel momento della morte, ma molto prima, quando tutte le abitudini a poco a poco si sono già spente. Col grande dolore che comporta il trovare e il trovarsi sempre meno con la persona cara, che voi state perdendo lei, come lei sta perdendo voi.
Anche se molte persone hanno pudore a dirlo, la morte di una persona cara malata di Alzheimer è un sollievo. Quando muore una persona con alzheimer finisce il lutto, finisce la tortura e si ha solo voglia di tornare a vivere.